martedì 13 febbraio 2018

Scorched Heart

Iphigenia siede al centro della terra bruciata che s’è fatto attorna appiccando un incendio dopo l’altro, dichiarando guerra al mondo intero e applicandosi per fare ogni volta del suo peggio con le persone che la amano. È, finalmente, da sola e in pace con sè stessa, e assecondando il bisogno di non accontentarsi mai è riuscita ad ottenere quello che voleva: nulla. 

Zia Emma e zio Ben non stavano bene, ma hanno fatto del loro meglio per essere gli ospiti perfetti durante la breve vacanza che si sono potuti concedere, a malapena una cena; hanno riso. Per un istante Effie lo ha amato tantissimo, Jimmy, lo ha amato così tanto che gli scoppiava il petto e tutto il resto era offuscato, ma nonostante questo tutti avevano la consapevolezza che le cose non durano. E sarebbe stata l’ultima volta in cui si sarebbero visti tutti insieme.
In macchina l'aria è così tesa che quasi non sentono la radio, Take it out on me dei White Lies, 2016, i più grandi successi del presente e del passato, l’America gli sfreccia accanto e non la vedono, ignorano tutti quei posti dove avevano detto si sarebbero potuti fermare al ritorno, a prendere un panino o anche solo a vedere il panorama prima di tornare a Philadelphia. 
Il disegno di legge è passato, è passato mentre loro erano in vacanza come i codardi, e tutti quelli che hanno registrato le loro capacità superumane hanno un appuntamento con il dottore che il governo a prenotato per loro per farsi sparare in vena una tecnologia nuovissima, proprio all’avanguardia, che allerterà le autorità competenti in modo tempestivo e localizzerà il superumano, chiamato cittadino come se fosse un favore, per aiutarlo in caso di pericolo. E arrestarlo in tutti gli altri casi, ma questo la radio non lo blatera e Effie fa per cambiare stazione e Jimmy senza pensarci le da uno schiaffo sulla mano, e subito è pallido di un'angoscia convulsa. Fammi sentire, per me è importante.
« E per me non lo è? »
Torniamo a quarant’anni fa, dice la radio stanca della politica e di cattive notizie, You give love a bad name di Jon Bon Jovi e lei sghignazza e lui le chiede cosa ci trovi di così divertente e finisce che ridono tutti e due, e ridono insieme per l’ultima volta.

Iphigenia è circondata da belle persone che non le farebbero mai del male, non le spezzerebbero mai il cuore. Ma quando è sola nella sua stanza le manca casa sua, quella a Devil’s Pocket e quella a Chinatown che è bruciata, con la scala antincendio che gli è crollata addosso, e perfino quella nel Maine, e stringe il cuscino e le trema il respiro perchè è stanca, così stanca da non potersi più addormentare.
Le brucia il cuore e vorrebbe non essersi fatta terra bruciata attorno.


Occhi bassi, quando cammini
Dentro ai piedi che tesoro hai?
Occhi bassi, dritto in faccia non mi guardi mai
E hai pianto per un film
E hai chiuso da poco
Con chi non t'ha capita e forse non ti capirà mai
Occhi bassi, dritto in faccia non mi guardi mai


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