giovedì 20 maggio 2010

Be Brave

La diretta streaming viene caricata su diversi siti, forum e rimbalza ovunque sul web tramite Black Hat. L'origine è irrintracciabile.


Iphigenia:  Il discorso nemmeno lo ascolta. La vigilante che viene smascherata è una ragazzina che non dimostra l'età che ha, il corpo acerbo inguainato in una suit sporca di sangue, legata ad una sedia, evidentemente ferita. Non sembra esserle stato colpito troppo il volto, ed è perfettamente riconoscibile. Ha i capelli tagliati corti in un caschetto disordinato e asimmetrico come dalla lama di un coltello, le guance scavate, le labbra livide e l'aria evidentemente febbricitante e ferita. Respira a fatica, il petto che si alza e si abbassa costantemente. Osserva con rancore inestinguibile la telecamera, non Rage. Sembra dire qualcosa, a mezza bocca, sussurrando come una litania che fa da controcanto a tutte le parole di Rage, senza riuscire minimamente a superarle. Be brave. Be brave. Be brave. Solo questo. All'infinito, pare.

Jeshua : Annuisce appena al sussurro di Rage, ruotando un poco la testa verso di lui per lanciargli un'occhiata di sbieco. Il volto è coperto dal [passamontagna] integrale che non lascia scoperta nemmeno la bocca e che, all'altezza degli occhi, è dotato di un paio di lenti scure. Il resto del corpo è coperto da un bomber jacket anonimo, la [advanced suit], pantaloni verdi militari e degli anfibi neri completamente allacciati. Entrambe le mani nascoste all'occhio della telecamera, posizionate dietro la schiena con la sinistra che stringe il polso della destra. A sua volta nella mano destra è impugnata la [E-Gun 77] carica ma con l'indice lasciato al momento lontano dal grilletto. Lo streaming inizia ed è così, in quella "mise", che viene appare a chi sta guardando la diretta. Un uomo come tanti, un soldato tra tanti altri soldati che non spicca particolarmente per altezza o per corporatura anche per via degli abiti indossati. L'Overseer parla e lui, in silenzio, ascolta. Gli occhi scendono sulla testa della prigioniera, inquadrando la sua nuca considerato il fatto che le sta alle spalle. La maschera viene tolta, rivelando il viso della mutante e anche, di conseguenza, la mimica labiale nei confronti dell'inquadratura.»

Rage: « Lascia cadere la maschera a terra, voltandosi quindi di nuovo verso la telecamera e verso gli spettatori, ipoteticamente. » ... è Iphigenia Clark, la stessa terrorista della Gifted Alliance, la stessa che ha cercato in tutti modi di mettere i bastoni tra le ruote della Human Brotherhood assieme a esponenti della Young Gifted School che vi ricordo guidata da ex terroristi come lei. Ricordo inoltre a tutta la città che non ci sono notizie di combattimenti tra i Night Soldier e la Phoeni-X, curiosamente. « La voce deformata dal [Dermo Scrambler] è un crescendo di rabbia e furia, che sembra voler trasmettere a tutti [Speaker]. » Invito tutti voi a riflettere su questa verità: I Night Soldier sono composti da elementi della Gifted Alliance, così come la Young Gifted School è guidata da questa feccia e casualmente hanno deciso di far guerra a noi come criminali, senza torcere un capello alla Phoeni-X. Questo è un complotto contro gli umani di Philadelphia. C'è un disegno eversivo in corso. Un gruppo di superumani che fa capo alla vecchia rete terroristica Gifted Alliance si è infiltrato in vari settori della nostra società, nelle istituzioni e nelle organizzazioni illegali come i vigilantes. Lo scopo è evidente: assumere il potere, trasformare l'America in un paese dove i cittadini umani sono considerati persone inferiori, di serie B. Noi lo impediremo. « Detto ciò prende un profondo respiro e muove un mezzo passo, verso la telecamera, fissandola. » A tutti i vigilanti che hanno voluto seguire i Night Soldier: Questa donna vi ha trascinato in una guerra razziale e in nessuna crociata per la giustizia. Desistete, altrimenti ... « E qui, tace, una pausa strana e un segnale per Jeshua. »

Iphigenia: « Gli occhi accesi di un'ira che riesce a superare l'immobilismo, continua a ripeterlo. Be brave, be brave, be brave. Impossibile dire se lo dica alle persone al di là della telecamera, o a sè stessa. Inspira molto a lungo, come se aspettasse anche lei un segnale. Non guarda altro che la telecamera, e per un istante non sembra affatto domata. E solo quando è arrivata quasi alla fine - non sa se a quell'altrimenti, a quel desistete seguirà una minaccia, lei non lo sa e annuisce a sè stessa per pronunciare con voce chiara e precisa quella che può essere considerata come un'esortazione, o un comando. » Coraggio. « Prima di decidersi a voltarsi di scatto verso Rage - e sussurrare quattro parole così basso che non saranno colte dalla telecamera, nè in audio nè in video, nemmeno gli volesse far leggere solo il labiale. E poi più forte, segue: » E ti sta guardando. « Torna a guardare la telecamera, lì deve i suoi occhi l'ultima volta, col cuore che batte a mille nel petto e un sorriso rancoroso stampato in faccia. Rancoroso e pieno di coraggio. »

Jeshua: «Il respiro si fa più profondo, il petto e il ventre si gonfiano e sgonfiano ritmicamente. Il fiato espirato dalle narici si scontra contro il tessuto del passamontagna venendo in parte rispedito indietro coprendogli la pelle di uno strato di umidità. Il discorso prosegue e ormai lo sguardo del biondo, al di là delle lenti, è puntato da qualche parte davanti a lui. Le gambe leggermente divaricate, la schiena forzatamente dritta, le braccia ancora dietro la schiena. Intanto la voce dell'Overseer, resa metallica dallo scrambler, continua a risuonare nelle sue orecchie. Il discorso prosegue come previsto, va avanti e con l'avvicinarsi del momento il battito cardiaco aumenta rendendo il respiro più rapido, per quanto sia difficile a vedersi considerato lo strato di vestiti che indossa. Poi arriva il segnale di Rage, sotto forma di pausa. Il braccio destro scatta in avanti e il sinistro viene lasciato ricadere lungo il fianco corrispondente. La mano viene alzata, la destra, protesa in avanti finché la punta della [E-Gun] arriva all'altezza della nuca di Iphigenia. Un movimento rapido, scattoso, di impulso. Inspira e trattiene. Preme il grilletto.»

Iphigenia « E' un sorriso che non dura a lungo, comunque. Ha uno sguardo risoluto, arrogante nella sua determinazione, che è chiaro: non si pente di niente. Guarda diretta la telecamera, apre la bocca per dire qualcosa d'altro, ne ha tutta l'intenzione. E' solo allora che arriva il colpo alla nuca. Il laser è pulito il laser è magnanimo. Il coltraccolpo non è violento, un lieve scatto del collo che sembra più un brivido, e la testa ricade in avanti, facendola morire sul colpo. »

Rage  « Sente il sussurro di Iphigenia e proprio per questo, d'improvviso, si volta verso di lei. Allo spettatore sembrerà solo che Rage si volti di scatto verso la prigioniera, poco prima che lo sparo particolare della E-GUN risuoni nel magazzino. Lui, rimane lì a guardare, immobile. Dietro alla maschera spalanca gli occhi castani, la bocca socchiusa, ma nulla di tutto questo si potrà vedere. Le mani aperte, le braccia leggermente allargate e niente di più. Dopo lo sparo la ripresa va avanti solo per qualche secondo, niente zoom, inquadratura statica e quindi si CONCLUDE LO STREAMING.»

[ Il discorso detto con [Speaker] mira non solo ad alimentare rabbia paura verso i vigilanti illegali, ma anche per alimentare il sospetto all'interno della città tra Umani e Superumani, avanzando per la prima volta una teoria del complotto alimentata dai fatti sopra elencati. ]

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Comunicato stampa Y.G.S. 
 Le insinuazioni che Philip Rogers ha esposto oggi sono chiaramente idee partorite dalla  mente contorta e disturbata di un criminale che si elegge come paladino della propria razza, ma con la medesima facilità uccide persone innocenti umane e superumane. La prova tangibile di tale pazzia è l'attentato avvenuto durante la manifestazione svolta qualche settimana a dietro, di cui la città sente ancora il dolore.
Dall'altra parte vi siamo noi della Young Gifted School un organo che collabora attivamente con AtlasPPD e Thorne.
Un'istituzione scolastica e diplomatica che non solo combatte per i pari diritti di umani e superumani, ma anche che mette a disposizione la sua esperienza continuamente per la città e il pianeta intero.

Quello che abbiamo visto oggi è stato un atto barbarico privo di qualsiasi  legittimità.
La Human Brotherhood si è eretta come giuria, giudice e boia, ha calpestato i diritti inviolabili e costituzionali di ogni singolo cittadino Americano, quello di essere giudicato e condannato civilmente. E' stato un atto disumano perpetrato da un gruppo di terroristi che si sono nascosti dietro a messaggi propagandistici razzisti, nascondendosi dietro la spirale di violenza che sta attanagliando la nostra città.
Oggi hanno fatto cadere la loro maschera un'altra volta, mostrando al mondo intero che Philip  Rogers e i suoi compagni non sono altri che assassini e criminali, con una fame instancabile di sangue.

L'ottica in cui pensano queste persone ha un importante errore di fondo. : dare diritti ad un gruppo di persone non significa toglierne ad altri.
La Dichiarazione dei Diritti Umani recita come la più alta aspirazione del genere umano sia quella di poter godere della libertà di paroladi credo e della libertà dal timore e dal bisogno.
Noi ci crediamo: non vogliamo vivere nella paura.  Vogliamo dignitàuguaglianza e rispetto per i superumani e di riflesso anche per gli umani. Mostriamo a tutti come a dispetto dei poteri siamo la stessa cosa, non siamo oppressori.
Ci teniamo a sottolineare inoltre come la Scuola non fosse a conoscenza della doppia identità di Iphigenia Clark, e ha agito sempre nel miglior interesse e nel rispetto dei suoi ideali. Prendiamo le giuste distanze da ogni illazione e ci discostiamo pubblicamente da ogni invito alla violenza.
Il collegamento tra la Clark e i pentiti che facevano parte della Alliance Giftedè reciso da molto tempo, da molto prima che l'Alleanza si sciogliesse, e di questo vi sono le prove.
 Il Preside Scott e gli altri componenti della Alliance sono stati già giudicati in un tribunale, da una giuria di loro pari, sono stati condannati e hanno scontato la loro pena indicata. Alla fine di tutto sono stati giudicati capaci di assolvere i compiti a loro assegnati da un governo che ha una solennità e una maggior diritto di giudicare le persone, che non un gruppo di pazzi assassini.

A voi l'arduo compito di scegliere in chi credere.
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Nella notte tra il 24 e il 25 Novembre tra i vicoli fatiscenti della North, è stato ritrovato il cadavere di un uomo. Che sia stato mutante, umano, presunto razzista o meno, si verrà a scoprire che si tratta di uno dei tanti criminali che popolano il quartiere. Non sembra questo a rendere curiosa la notizia, quanto il suo stato e come è stato presentato: impiccato con quel che sembra una ragnatela appiccicata ad una scala antincendio, malmenato e con un proiettile in testa all'altezza della nuca, una maschera di cartone che ricorda molto il casco della power shell di Rage che copre la testa del corpo e le mani attorcigliate in un grumo di ragnatela appiccicate ad un cartello. Questo sembra essere stato scritto con lo stesso sangue della vittima e recita poche parole.

A WALKING DEAD
Alle spalle del cadavere solo un simbolo sul muro, disegnato probabilmente di fretta e con vernice spray rossa.
Sono voci si spargono in fretta nella North e col passare dei giorni la notizia può passare di bocca in bocca e arrivare in alcune zone della South.
  

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Comunicato Night Soldier

Piangiamo i morti perché ne rimpiangiamo l’assenza.
Piangiamo i morti perché li vorremmo ancora al nostro fianco.
Piangiamo i morti perché convinti che gli ideali che portavano avanti siano morti con loro.

Ma gli ideali non muoiono.

Iphigenia Clark era una di noi.
Non una maschera, non una vittima, ma una cittadina di Philadelphia. Una combattente che come altri aveva alzato la testa, aveva detto “no”.
L'avete torturata e l'avete uccisa, avete colpito il suo corpo per troncarne la voce. Ma non avete fatto altro che aumentarne il volume, perché lei era una di tanti, di molti, troppi per voi da affrontare, troppi per essere zittiti.
Non importa quanti di noi massacrerete, non importa quanti ne imbavaglierete alla stessa maniera: non ci fermerete mai.

L’Eco della sua voce risuona ancora nei nostri cuori, rimbomba nelle nostre teste e martella i nostri timpani. 
L'eco delle vostre ingiustizie riempie le strade di Philadelphia, ci sprona all'azione.
 
I suoi ideali non sono morti con lei. 

Ed allora lotta Philadelphia, come i nostri padri ed i loro antenati.
Imbraccia le armi e lotta, lotta per la tua libertà, lotta per la libertà del tuo vicino, della tua famiglia, dei tuoi amici, lotta per la giustizia che ogni giorno viene calpestata.

Lotta perché lei rimanga l’ultima Iphigenia sacrificata sull’altare.



Articolo sul Doubter

Probabilmente non ve lo aspettate, ma per prima cosa questo articolo parlerà dell’annuncio arrivato ieri riguardo la costruzione di un parco adiacente alla YGS che goda dei medesimi privilegi della scuola stessa.
Ciò vuol dire che all’interno del parco i superumani potranno utilizzare i loro poteri e l’ingresso sarà libero senza distinzione fra chi possieda o meno abilità speciali.

Questa novità ha spaventato il paese, sono nati gruppi di protesta in molte città americane, nel timore che altre scuole per superumani possano seguire le orme della YGS. Alcuni cittadini di Philadelphia temono che i bambini possano restare traumatizzati alla vista di alcuni poteri.

Eppure una persona a cui questa notizia avrebbe scaldato il cuore, non ha avuto modo di leggerla: Iphigenia Clark. Lei era tenuta prigioniera dalla Human Brotherhood, da uomini che sicuramente non hanno gradito la novità. Purtroppo Iphigenia non potrà leggere di questa notizia neanche domani, o fra una settimana, perché è morta per mano dei suoi carcerieri.

Molti diranno “Iphigenia Clark era una criminale.”
Era una ladra e una fuorilegge. Espulsa dalla Gifted Alliance. È stata latitante per un lungo periodo. Per tutto quello che ha commesso, ha scontato lunghi  periodi in Sandmachine.
"Ha avuto quello che si meritava.” Dirà qualcuno più ardito, o lo scriverà nei commenti del video che ne mostra la morte.

Quello che vi dico io è: attenti a quello che desiderate.
Se desiderate che le persone abbiano quello che si meritano veramente, pensate prima a cosa spetterà a voi quando un estremista con un’arma o un superpotere deciderà di farsi “giustizia”.
Per chi è sicuro che voi siate il colpevole sarà molto facile distribuire la violenza in modo “equo” e “giusto”, senza rimorso e con la convinzione di aver liberato il mondo da una minaccia.

L’importante è che non si aprano altri parchi in cui i bambini possano spaventarsi alla vista di superpoteri.
Meglio traumatizzarli più comodamente a casa, in con il video dell’assassinio della Clark.
D’altronde non l’hanno perpetuato con superpoteri, ma con un’arma, quindi niente di realmente impressionante.

Come sono Umani questi Fratelli.

Edward H. Stevenson


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