Il colosso Vazquez non tradisce la reputazione da semidio della strada che si è fatto nella testa piena di mostri ed eroi della ragazzina: è grosso, violento e cattivo. Quando il pugno si abbatte sulle sue costole non hanno il tempo di piegarsi che sono già fracassate, le schegge nei polmoni e nello stomaco, e ci pensa il calcio della pistola a farle perdere i sensi risparmiandole, oltre il dolore, la cocente umiliazione della sconfitta.
Si è svegliata troppe volte nell’arco di cinque giorni, perchè l'uomo nero continua ad inseguirla ogni notte.
L'uomo nero non è Vazquez.
L'uomo nero non è Vazquez.
L’uomo nero non è nemmeno davvero nero, è tutto bianchiccio, sembra di varichina.
Il resto del tempo da sveglia lo passa tentando di pensare cosa, di preciso, si è dimenticata.
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