venerdì 6 dicembre 2019

La reine est morte, vive la reine!

Il piatto si infrange contro la credenza alla destra della testa del Mistico Dannis mentre lei continua ad urlargli, urlargli e urlargli ancora che è un bugiardo, un traditore, che non gli importa nulla. Non capisce quello che lui le sta dicendo, sbraitando, è livido in faccia e arrabbiato così non l'ha mai visto mostroputtanastrega! arriva e quando la prende per le spalle lei gli da uno schiaffo e lo spintona forte per allontanarlo e non le basta quindi gli tempesta il petto di pugni, quando si va a chiudere furiosa nello sgabuzzino, lui prima fa il matto da i calci alla porta e sbatte i pugni, poi si fa piccolo piccolo e implora, esci fuori Effie, non sono arrabbiato, aprimi, apri questa porta avanti, facciamo pace. Lo sente sospirare, sente lo scricchiolio della fronte che si appoggia sulla porta, forse si è arreso.
Poi ricomincia.

"Esci subito da lì o questa porta di merda la sfondo. "
"Hai capito? "
"Non abbiamo ancora finito di parlare. Non fare la bambina. "
"Non puoi chiuderti lì dentro per sempre, dovrai uscire prima o poi. "


Non è come dovrebbe andare e si copre gli occhi, si tira i capelli, si tappa le orecchie quando sente urlato il suo nome mille volte, forte sempre più forte, e la porta viene scossa e sbattuta mille volte, forte sempre più forte, fino a che non piomba un silenzio di tomba. 
Più tardi, sconvolta dai baci e dalle lacrime, gli passa le mani tra i ricci e gli giura che no, non lo lascerà mai. Il Mistico Aharon le risponde comprensivo e ridendo, non è mai stato così buono perchè il loro amore può tutto, il loro amore è come un dio, il loro amore è il satellite che ha sterminato i dinosauri. Il loro amore E' Dio. 


"Staremo sempre insieme, non mi lascerai mai più come hai fatto. Ho dato un pugno al muro!"
"Io soffrivo e tu mi hai abbandonato. Guarda cosa mi hai fatto fare!"
"E dove tu scapperai, io ti troverò."
"Perchè sei morta."

Quando si accorge che quello è un abbraccio rigido come un cadavere e rialza lo sguardo per guardare negli occhi il suo aguzzino, vede denti aguzzi e fauci da sciacallo, occhi gialli da predatore che la fissano e una risata sguaiata, volgare, mentre le urla che la trascinerà all'inferno con lui e ce la terrà vicino, Khert-Neter mantiene sempre le sue promesse, non c'è nessuno per salvarla, le strapperà il cuore palpitante dal petto. La giudicherà pesando un cuore e una piuma e lei no, non ha vissuto con la leggerezza di una piuma.



"Bambina mia. Svegliati."

C'è qualcosa di inquietante nella regina, e non sono le zampe da ragno nè la corona d'osso, nè la spada sporca di sangue dei suoi nemici. Non è il suo sguardo, nè il modo in cui parla.

"Mi riconosci?"

Non c'è bisogno che parli. Non si è mai sentita così compresa, e così al sicuro come ora. Non c'è alcuno, nell'universo, che sia stato mai simile a lei come lo è ora la Regina.
I am thou, and thou art I.

"Riconosci quello che ti hanno fatto?"

Non c'è prima e non c'è dopo, e non c'è modo di andare avanti nè di andare indietro. E' prigioniera. E quando torna a guardare gli occhi della regina, capisce. 
Cosa è successo.
E cosa deve fare.
I am thou, and thou art I.

" Le regine muoiono, il loro sangue viene versato, ma le loro anime indomite permettono loro di sopravvivere all'assalto degli eoni. La morte non ha spezzato la tua corona, Iphigenia Clark, la morte non è l'ultimo capitolo della tua storia. Ed ivi noi decidiamo che la parola fine venga cancellata dal tuo libro della vita: Sorgi, mia bambina, sorgi per combattere come Boudicca, sorgi per comandare come Elisabetta, sorgi per amare come Cleopatra, perché così abbiamo parlato. "

Con un bacio sulle labbra la Regina sugella il patto.

  I AM thou, and thou art I.

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